Arrivano a l'Aquila i fascisti di AltaForte e scatta la protesta
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Arrivano a l'Aquila i fascisti di AltaForte e scatta la protesta

Il sindaco di Fratelli d'Italia ha concesso palazzo Fibbioni alla casa editrice guidata da un fascista dichiarato di CasaPound

Il libro di AltaForte vicina a CasaPound
Il libro di AltaForte vicina a CasaPound
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21 Maggio 2019 - 15.50


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Parole durissime: ”Fuori i fascisti dalla casa comunale! Con la complicità del sindaco Biondi, a Palazzo Fibbioni verrà presentato un libro della casa editrice Altaforte, guidata da Francesco Polacchi, militante di CasaPound dalla dichiarata fede fascista, rivendicata apertamente anche in questi giorni (‘io sono fascista’, l’antifascismo è il vero male di questo Paese’, ecc.). Per questo motivo, lo stesso Polacchi è indagato dalla Procura di Torino per apologia di fascismo e la casa editrice è stata doverosamente espulsa dal Salone del Libro”, per questo il Comitato antifascista aquilano organizza un presidio ”mercoledì, h.17:30, a Piazza IX Martiri per onorare una volta di più chi, per combattere il fascismo e difendere le libertà di tutti, è morto”.
”E’ indecente e intollerabile che gli stessi fascisti si appellino alla democrazia e a quei “diritti di libertà” sanciti dalla nostra Costituzione, nata proprio dalle lotte contro l’oppressione e le discriminazioni della dittatura: come dei veri e propri parassiti, i fascisti vecchi e nuovi utilizzano e intossicano lo spazio democratico al solo scopo di smantellarlo. Ieri come oggi, i fascisti minacciano, prevaricano, colpiscono i più deboli, come testimoniano centinaia di aggressioni di matrice fascista fino ai presidii di intimidazione nell’androne di casa. L’antifascismo è quel valore che permette anche alle persone piu’ ignoranti e volgari di esprimere la propria opinione, perché la democrazia è proprio questo: è libertà anche per chi non ne capisce il valore, il significato profondo, il sacrificio di sangue che ha comportato. Ma le opinioni sono una cosa. Altro sono il fascismo, il razzismo, l’odio verso i diversi, l’intolleranza, le minacce, la violenza: sono reati orribili contro cui combattere per non ricadere nel buio e nella vergogna del ventennio. E il Municipio deve essere un luogo dove mai devono risuonare parole di offesa alla Costituzione antifascista e alla Repubblica. L’Aquila moderna è nata col sacrificio dei Nove Martiri che noi continueremo sempre a onorare”.

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