Gli ultimi dati sugli incidenti domestici confermano numeri in crescita nel nostro paese.
Secondo le più recenti rilevazioni Istat è dato di sapere che ogni anno in Italia si verificano più di 3 milioni di incidenti domestici, che interessano oltre 3,5 milioni di persone.
Fra le categorie più a rischio si annoverano le donne, seguite in minor percentuale da anziani e bambini, soprattutto di età inferiore ai 5 anni.
In Italia a dichiararsi casalinghe sono 7 milioni e 338 mila donne, e 600mila, circa l’8,2% del totale, risultano coinvolte ogni anno in incidenti domestici di diversa portata.
La classifica dei luoghi più a rischio
Mettendo in fila i luoghi più a rischio il primo posto va di diritto alla cucina, ambiente dove malauguratamente avviene il 63% degli incidenti.
A seguire troviamo la camera da letto, che si assicura il 10%, poi il soggiorno con il 9% e le scale con l’8%.
Non sembra essere di portata inferiore la pericolosità del bagno, che gode di una minaccia dell’8%, e considera incidenti quali la caduta sulle superfici scivolose dei sanitari, quindi vasca e doccia, e sul pavimento.
Dagli incidenti domestici non sempre è possibile difendersi, se non marginalmente, usando il buon senso e facendo estrema attenzione. Quel che è certo è che si può porre rimedio scegliendo di sottoscrivere una polizza a tutela di un evento traumatico.
La sottoscrizione di un’assicurazione infortuni si dimostra uno strumento decisamente utile, che ci permette di affrontare i momenti successivi all’incidente con un po’ più di tranquillità.
Il mercato delle polizze di settore è ricco di proposte, fra le quali non resta che selezionare quella che si avvicina maggiormente alle necessità individuali. Per trovare la soluzione ideale si rivela utile scorrere le pagine web di un comparatore online, chiedendo l’invio di preventivi.
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Le lesioni più frequenti
Le statistiche sugli incidenti domestici considerano anche la tipologia più diffusa di lesioni, che vede quale regina incontrastata la frattura, una piaga che coinvolge addirittura il 36% delle persone infortunate.
In seconda posizione fra i traumi troviamo le ustioni, che sono la conseguenza d’un uso maldestro di pentole, ferro da stiro, fornelli, acqua o olio bollente.
La percentuale delle ustioni non va oltre il 18,5%.
Di minor entità le ferite da taglio provocate da coltelli o altri oggetti taglienti di uso comune in casa. Le ferite da taglio si fermano al 15% ma sono artefici di circa 90mila incidenti l’anno, mentre urti e schiacciamenti si aggiudicano una percentuale pari al 13%.
I rischi che nasconde la casa provocano incidenti colpendo più frequentemente alcune parti del corpo soprattutto gli arti, in egual misura superiori ed inferiori con una percentuale decisamente elevata che si stabilizza sull’81,2% e coinvolge, con danni più o meno seri, braccia, gambe, mani e piedi.
Decisamente inferiori, ma non per questo di minor entità, i danni che colpiscono la testa. Parliamo di una percentuale di incidenti pari all’11,8%.
Considerando le cadute possiamo rimarcare che sono la causa dei due terzi di tutte le morti degli ultrasessantacinquenni. Negli anziani l’incidenza delle cadute tocca quota 76,9%, ma sale all’81% nelle donne che hanno già compiuto il 75mo anno di vita.