Ha proprio ragione Carlo Calenda: siamo un paese impazzito. Il Lacoste-gate ha acceso un dibattito veramente scarno, inutile, che dà davvero la stura del livello infimo cui siamo arrivati.
La polo Lacoste indossata da Carlo Calenda ai populisti non è piaciuta. Non si indossa, dicono, qualcosa che i poveri non possono permettersi. E che Salvini, il Capitano, non si veste mai con qualcosa che un giovane disoccupato o con un basso stipendio non possa permettersi.
Addentrarsi nei meandri di questo dibattito sarebbe sconveniente e inutile. Ha già detto tutto abbastanza Carlo Calenda, nel tweet in cui ha risposto a chi lo criticava. Noi ci permettiamo di aggiungere due cose:
Uno: Salvini, come sappiamo tutti, veste Pivert, il marchio di abbigliamento legato a Casapound. Una semplice maglietta Pivert, monocolore con una stampa, costa 35 €. Chi è costretto a fare economia per arrivare a fine mese non può certo permettersi cifre simili.
Senza contare che, e arriviamo al punto 2, anche il Capitano indossa Lacoste. Come Di Maio, come Di Battista, come mezzo mondo.
Non è davvero il caso di fare i conti in casta a partire dall’abbigliamento. Ma essendo un paese impazzito, malato di propaganda fino al midollo, quando non la fa Salvini sono i suoi fan che decidono di improvvisarsi capipopolo. È un altro dei problemi del populismo: arriva un momento in cui ci si convince che chiunque possa fare qualunque cosa. Ed è lì che, di solito, l’idiozia emerge in tutto il suo splendore.
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