Nulla da nascondere? Savoini si avvale della facoltà di non rispondere sul Russiagate
Top

Nulla da nascondere? Savoini si avvale della facoltà di non rispondere sul Russiagate

fondatore dell'associazione Lombardia-Russia, indagato dalla procura di Milano per corruzione internazionale Programmato anche l'interrogatorio di Gianluca Meranda.

Savoini
Savoini
Preroll

globalist Modifica articolo

15 Luglio 2019 - 09.23


ATF

Non hano nulla da nascondere? Gianluca Savoini, ex portavoce di Matteo Salvini e fondatore dell’associazione Lombardia-Russia, indagato dalla procura di Milano per corruzione internazionale si è avvalso della facoltà di non rispondere di fronte ai pm di Milano che indagano sull’inchiesta con al centro la Lega e il sospetto di finanziamenti da Mosca.
Nei prossimi giorni sarà ascoltato l’avvocato Gianluca Meranda mentre sono in corso accertamenti da parte della procura di Milano.
Visti i movimenti in procura, l’interrogatorio di Savoini – che non è avvenuto all’interno del Palazzo di giustizia ed è stato condotto dai pm Sergio Spadaro e Gaetano Ruta – è durato poco più di un’ora. In procura il riserbo è massimo, nessuno svela neppure il luogo in cui si è tenuto l’interrogatorio alla presenza dell’avvocato di fiducia di Savoini accusato di corruzione internazionale.

Fiano (Pd): Un governo di codardi

“Davanti ai magistrati Savoini non risponde, davanti al Parlamento Salvini scappa, davanti a tutto questo Conte e Di Maio tacciono. Un governo di codardi guida il paese”. Lo scrive su twitter Emanuele Fiano del Pd.

Leggi anche:  Open Arms, Salvini dopo l'assoluzione fa subito un comizietto da Bruno Vespa
Native

Articoli correlati