Libero, titolo indecente sul Papa e il CdR si difende; "Caccia alle streghe"
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Libero, titolo indecente sul Papa e il CdR si difende; "Caccia alle streghe"

Il titolo offensivo contro Papa Francesco (che va a unirsi a tanti altri) è stato fortemente criticato dall'Ordine dei Giornalisti e Libero non l'ha presa bene

Il titolo di Libero
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17 Settembre 2019 - 16.34


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Ma si rendono conto che è un giornale che sprizza razzismo e intolleranza in quasi tutti i titoli?
Dalla “patata bollente” della Raggi, “cala il fatturato ma aumentano i gay” e poi i ‘terroni’, i migranti che portano le malattie, il governo rosso che ci fa invadere dai neri.
E che altro?
“Non ricordiamo se l’Ordine dei Giornalisti avesse preso provvedimenti nei confronti del Manifesto quando titolò “Pastore tedesco” la prima pagina dell’edizione in cui dava notizia dell’elezione di Papa Benedetto XVI al soglio pontificio. Né tantomeno siamo in grado di ricostruire se all’epoca Carlo Verna si fosse indignato al punto da trasformarsi in hater di giornalisti, purché non appartenenti alle correnti di sinistra che lo hanno votato”.
Lo afferma il Comitato di Redazione del quotidiano Libero in risposta alla dichiarazioni del presidente dell’Odg.
“La tolleranza a senso unico proprio non coincide con le parole pronunciate da Papa Francesco durante l’omelia a Santa Marta ieri 16 settembre 2019: ‘si deve pregare per l’altro, per quello che ha un’opinione diversa dalla mia’. Speriamo che l’OdG non intenda darsi alla caccia alle streghe con il pretesto di punire il vilipendio alla religione cattolica attraverso l’offesa al Papa. Anche perché nell’articolo e nel titolo finiti sotto la lente del Sant’Uffizio dei giornalisti non ve n’era traccia”.
Per carità. Il Cdr di Libero deve difendere i posti di lavoro dei giornalisti che ricevono lo stipendio da quel giornale.
Tuttavia ci vuole un bel coraggio nel difendere una testata che è andata oltre ogni limiti per più volte e usa questo metodo per solleticare la pancia dei lettori reazionari.
Nessuna caccia alle streghe. Ci vorrebbe serietà. Non difendere gli indifendibili Feltri e Senaldi.
Le parole che hanno così tanto fatto infuriare Libero sono state quelle di Carlo Verna, Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, che ha detto: “Perdona loro perché non sanno quello che dicono. Di fronte alla mancanza di un minimo senso di rispetto del quotidiano Libero nei confronti di Papa Francesco e sulla base del titolo del giornale di cui e’ direttore responsabile Pietro Senaldi e direttore editoriale Vittorio Feltri (‘Non ha di meglio da fare, adesso il Papa prega per il governo’) non posso far altro che chiedere scusa al Pontefice a nome della categoria. Aggiungendo, parafrasando dalle scritture: “noi non li conosciamo”. A prescindere da qualunque Consiglio di Disciplina abbiamo il diritto di ritenerli estranei alla comunità dei giornalisti. Aggiungo solo che da sempre la Chiesa prega per i governanti”.

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