Il razzismo è arrivato sui taxi. O, forse, si è solo manifestato in maniera vergognosa visto che ha riguardato un personaggio noto per il suo attivismo sindacale.
“Tu sali davanti o non entri nel mio taxi”, mi ha detto questa mattina a Roma unautista. Pochi minuti dopo, ha fatto accomodare sui sedili posteriori due passeggeri visibilmente italiani”.
La denuncia è stata fatta su twitter da Aboubakar Soumahoro, voce degli sfruttati dei campi di lavoro. E ha aggiunto il sindacalista italo-ivoriano: “Questa ingiustizia va denunciata: non rappresenta migliaia di tassisti che lavorano con fatica e professionalità”.
L’episodio razzista è successo a Roma un parcheggio taxi centrale e dopo questa offensiva risposta Soumahoro si è allontanato, prendendo comunque nota del numero di taxi e della coop a cui la vettura faceva riferimento. “Mentre mi allontanavo” ha spiegato l’attivista “ho visto anche che il conducente faceva salire due persone italiane”. E ancora: “Perché mi voleva far sedere solo davanti? Quell’autista dovrà motivarlo agli organi competenti”.
Tanti commenti sotto la denuncia, tra cui un tassista: Grazie Aboubakar.
Sono un tassista di roma grazie per nn aver fatto generalizzazioni..uomo saggio. Nel mio taxi sarai il benvenuto sempre, tu come il resto dei cittadini del mondo.
Malatempora fratello, malatempora….Per ora, accontentati della mia solidarietà, poi, andando a votare, mi ricordero’ del tuo racconto.
Mi dispiace per te, per l’inutile disagio che hai subito, ma soprattutto per lui, per la sua pochezza e stupidità. Segnalalo alla sua compagnia. Magari potremmo anche scegliere di non servirci del suo taxi, se uscisse fuori la sigla.
Ps:sapendo come ragionano tanti razzisti, è evidente che il tassista pensava di poter essere rapinato o perfino sgozzato da un nero che, in quanto tale, poteva essere un rapinatore o perfino un terrorista.
Anni di odio e di razzismo lasceranno a lungo le tracce…
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