Lei è riuscita a fuggire e ad arrivare al porto di Taranto, dove è sbarcata stamattina insieme ad altri 175 migranti salvati dalla Ocean Viking. Ma il marito è morto in un centro di detenzione in Libia, che è stato bombardato. Ora lei è in salvo, con i due gemelli che porta in grembo anche loro al sicuro.
Questa è solo una delle tante storie ai limiti dell’umano che i migranti arrivati a Taranto hanno raccontato agli operatori di Medici Senza Frontiere e di Sos Mediterranée. A un uomo, che era tenuto prigioniero, hanno tolto i denti per chiedere il riscatto alla famiglia. In molti, come rivelato da Jay Berger, Coordinatore Msf sulla Ocean Viking, presentavano segni di violenze e hanno affrontato un viaggio terribile per fuggire dai loro paesi. Quasi tutti i migranti sbarcati, ora trasferiti al centro Hotspot per l’identificazione, sono dell’Africa subsahariana.
Argomenti: Migranti