Il consigliere di Fratelli d'Italia definisce i partigiani "Vigliacchi che torturavano i bambini"

Alla fine l’animo nero spunta sempre fuori, con buona pace di Giorgia Meloni che quando si parla di fascismo fa come Salvini quando si parla di Savoini: svicola ma poi chiede le piazze per Almirante che del fascismo fu duramente e che diede il suo contributo alle leggi razziali partecipando alla diffusione dell’antisemitismo.
C’è stata bagarre in Consiglio comunale, dove è stata presentata da Fratelli d’Italia una mozione, infine bocciata, per intitolare una via ciascuno a Giorgio Almirante e Enrico Berlinguer, o una piazza o via per entrambi.
Il dibattito sulle due figure politiche della storia italiana si è però acceso con la reazione del Partito Democratico che ha criticato la proposta di dedicare una strada persino a chi ha firmato nel 1938 il Manifesto della razza ed è stato condannato per il reato di apologia del fascismo.
Critiche anche dal Movimento 5 Stelle ce contesta il fatto di mettere sullo stesso piano chi ha attaccato il valore della democrazia e chi si è battuto per difenderlo. A gettare benzina sul fuoco il proponente della mozione Davide Da Ros: il consigliere ha poi definito “vigliacchi” i partigiani che “torturavano i bambini” provocando la replica immediata di altri consiglieri di centrosinistra: “mozione oscena – ha ribadito Sardella (Pd) – è proprio grazie ai partigiani che lei ha il diritto di parola e persino di voto”.
Un consigliere ha lasciato l’aula infuriato. La mozione e’ stata bocciata con 14 voti contrari su 15 presenti. Al proponente molti gli appelli dei colleghi a ripassare la storia.