Sei persone sono state arrestate con l’accusa di aver liberato i loculi del cimitero di Rionero in Vulture (in provincia di Potenza) e di aver gettato le salme in “vere e proprie fosse comuni”. Il particolare è emerso nel corso dell’operazione “il grido dell’Ade” sull’affidamento di appalti nello stesso Comune lucano. Le indagini sono partite dalla denuncia di un cittadino sulla compravendita dei loculi nel cimitero di Rionero.
Gli investigatori hanno individuato “un sistema che di fatto orientava e monopolizzava l’aggiudicazione dei servizi e dei lavori pubblici del Comune di Rionero in Vulture”, tra cui la gestione del cimitero, per un totale di circa due milioni di euro. Al centro dell’operazione la famiglia Aiuola, che gestiva il cimitero di Rionero e alla quale facevano capo diverse società, una delle quali aveva in gestione il cimitero di Orta Nova (Foggia) dove sono stati accertati casi di corruzione.
La Squadra mobile di Potenza ha anche eseguito una settima misura interdittiva, quella del divieto di esercitare attività imprenditoriali, e un provvedimento di sequestro preventivo “per equivalente” sui beni degli indagati.
Le indagini hanno riguardato anche i servizi funerari da parte di imprese collegate alla famiglia Aiuola, a cui “anche grazie a complicità all’interno del Comune di Rionero, gli utenti erano indotti a ricorrere”.