"Torna al Papeete": Casalecchio si ribella a Salvini al canto di Bella Ciao
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"Torna al Papeete": Casalecchio si ribella a Salvini al canto di Bella Ciao

Tensione a Casalecchio, dove gli oppositori di Salvini hanno pacificamente impedito al leader della Lega di spargere le sue bugie in un comizio

Casalecchio
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15 Gennaio 2020 - 18.29


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Un numeroso gruppo di persone oggi ha contestato duramente Matteo Salvini a Casalecchio: arrivato davanti alla Casa della conoscenza, la biblioteca comunale, Capitan Nutella ha avuto una brutta sorpresa, trovandosi davanti famiglia, studenti e membri dei sindacati che cantavano Bella Ciao, esponevano striscioni con scritto ‘Casalecchio non si Lega’. 
Immediata la controffensiva dei sostenitori di Salvini, che hanno cominciato a urlare insulti e ‘Bibbiano, Bibbiano’. 
Il leader leghista, dal canto suo, invita a “ignorare” e a tirare dritto. Poi, arrivato al banchetto della Lega, sale su uno sgabello col microfono in mano per fare il suo comizio. Ma la protesta non si ferma e anzi raddoppia. Mentre a destra si continua a cantare “Bella Ciao” e a mostrare cartelli con sardine arcobaleno disegnate sopra, a sinistra si affollano una ventina di sostenitori del Pd che sventolano i volantini col viso di Stefano Bonaccini, urlando “pagliaccio”, “buffone” e “a casa”.
E così, Salvini e i suoi si trovano in mezzo a una sorta di ‘tenaglia’. Non manca anche qualche attimo di tensione, quando alcuni leghisti strappano ai dem un paio di volantini di mano. Da una parte e dall’altra si cerca di sovrastare le rispettive urla. E gli insulti tra entrambi gli schieramenti si sprecano. Il risultato è che l’atteso comizio di Salvini dura giusto un paio di minuti. E lo staff leghista è costretto ad alzare il volume dell’amplificazione perché si sentano le parole del leader leghista. “Il bello è che noi nelle piazze portiamo idee, proposte e sorrisi – risponde Salvini – mentre da quella parte sanno solo insultare. Abbiamo già vinto, la sinistra a paura fa novanta”.

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