Cantare l'inno della X Mas fascista non è reato: i giudici a Gorizia danno ragione ai nostalgici
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Cantare l'inno della X Mas fascista non è reato: i giudici a Gorizia danno ragione ai nostalgici

I fatti risalgono al 2018, quando durante la rievocazione era stato cantato i municipio l'inno dell'associazione, anche da parte dei consiglieri comunali Gentile e Ferri

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16 Gennaio 2020 - 18.03


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I nostalgici hanno motivo di festeggiare: l’esposto dell’Anpi contro l’annuale rievocazione a Gorizia della X Mas, una delle più sanguinarie e pericolose milizie fasciste, è stato archiviato e i consiglieri comunali Fabio Gentile e Serenella Ferri hanno di che gongolare. 
I fatti risalgono al 2018, quando durante la rievocazione era stato cantato i municipio l’inno dell’associazione, anche da parte di Gentile e Ferri, che oggi dichiarano: “Sin da subito avevamo certezza dell’infondatezza delle ridicole accuse mosse. La sola presenza come sostenitrice della consigliera Ferrari alle manifestazioni organizzate annualmente a gennaio dalla X Mas non poteva essere vista come una manifestazione fascista”.
I due consiglieri hanno ricordato che per il giudice “Gentile non ha intonato alcuna canzone fascista, perché nel canto non vi è riferimento a quel periodo, né a ideologie razziste o totalitarie”.

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