La X Mas combattè a fianco dei nazisti: l'Anpi sconceratata per l'assoluzione dei nostagici
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La X Mas combattè a fianco dei nazisti: l'Anpi sconceratata per l'assoluzione dei nostagici

Il Gip di Gorizia ha archiviato la denuncia contro una commemorazione nostalgica, tra inni del gruppo criminale e saluti fascisti

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17 Gennaio 2020 - 15.30


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Una dura protesta della segreteria nazionale dell’Anpi: “Il Gip presso il Tribunale di Gorizia ha archiviato il procedimento scaturito dalla denuncia contro una commemorazione – tenutasi presso il Municipio di Gorizia nel gennaio 2018 – in cui venivano esposti stendardi e simboli della X Mas e diffuso l’inno, e contro i reiterati saluti romani da parte del consigliere comunale Fabio Gentile.
La commemorazione riguardava i deportati dipendenti del Comune di Gorizia e non i militi della X Mas. Per questo è palesemente errato il testo della motivazione ove si afferma, a proposito di tale commemorazione, che si trattava di una riunione autorizzata “finalizzata unicamente a rendere omaggio a dei soldati morti oltre settant’anni fa”.
Le motivazioni: l’inno della X Mas “non contiene alcun riferimento al movimento fascista o a ideologie razziste o totalitarie”. 
La X Mas – responsabile di indicibili crimini – combatté a fianco e a sostegno dei nazisti assieme ad altre formazioni fasciste contro i partigiani sloveni e i partigiani italiani, che lottavano per la liberazione di quel territorio dall’occupazione militare tedesca. Fu il caso italiano più eclatante e spregevole di collaborazionismo con Hitler. La motivazione dell’archiviazione appare perciò pretestuosa.
Il giudizio, poi, in base al quale il “saluto romano con cui il consigliere Gentile è solito rispondere all’appello in consiglio comunale” rivestirebbe “il carattere di un gesto folcloristico” contrasta con l’evidenza dei fatti, che confermano una sbandierata propaganda del fascismo attraverso atti simbolici illegali: ricordiamo che la sentenza 21409 del maggio 2019 della Cassazione ha confermato che è reato ostentare il saluto romano.
Il provvedimento del Gip di Gorizia è perciò davvero inconcepibile. Occorre viceversa stigmatizzare, isolare e perseguire a termini di legge i responsabili di comportamenti apologetici per tutelare i principi basilari del nostro vivere democratico.

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