Aggressione razzista: una ragazzina italiana di origine cinese presa a sputi e insulti sul treno
Top

Aggressione razzista: una ragazzina italiana di origine cinese presa a sputi e insulti sul treno

"Non so cosa dire, sono avvilita, soprattutto perché forse non si potrà fare nulla", conclude la 19enne, che ha anche pubblicato la foto in cui si vede lo sputo.

Valentina Wang
Valentina Wang
Preroll

globalist Modifica articolo

19 Gennaio 2020 - 15.25


ATF

“Mi chiamo Valentina, ho 19 anni e sono cresciuta in Italia. Quando ero piccola ero spesso vittima di razzismo, ma ho sempre provato a giustificare quei casi dicendomi che probabilmente l’Italia non era ancora abituata al multiculturalismo. Col tempo gli episodi di razzismo sono quasi andati ad estinguersi nei miei confronti, c’erano sempre dei ragazzi che per strada mi urlavano ‘mangiariso di merda’ o addirittura ‘cinese’, perché come ben sappiamo essere CINESI deve essere vergognoso. Oggi invece ho avuto la prova che il razzismo esiste ancora, soprattutto tra i ragazzini”. Comincia così il post su Facebook con il quale Valentina Wang, 19enne studentessa di Ca’ Foscari, racconta l’aggressione di cui è stata vittima su un treno regionale.
“Stavo tornando a casa da Mestre, e mentre aspettavo al binario questi ragazzini continuavano a importunarmi dicendomi ‘prova a pronunciare la R, tanto non riesci incapace’. Ho provato a ignorare, non è la prima volta che succede nella mia vita, sono solo dei ragazzini. In treno però, dopo che è passato il controllore, hanno iniziato ad esagerare, facendomi versi razzisti e sessisti, al che non ho più tollerato e ho iniziato a rispondere a tono. Questi, probabilmente molto frustrati, hanno iniziato a dirmi ‘magnamerda tornatene al tuo paese’, ‘ma cosa dici che ti abbiamo rotto la minchia se hai la figa, o in Cina vi trapiantano il cazzo da piccole?’, ‘Succhiamelo puttana che tanto so che ti piace farlo’, e altre cose simili che mi stanno facendo venire gli occhi lucidi solo a rimembrare. Dopo un po’ hanno smesso, ma prima di scendere (sono scesi a Padova, io dovevo scendere più avanti) hanno pensato bene di sputarmi addosso e farmi il dito medio fuori dalla carrozza”.
“Non so cosa dire, sono avvilita, soprattutto perché forse non si potrà fare nulla”, conclude la 19enne, che ha anche pubblicato la foto in cui si vede lo sputo.

Leggi anche:  Insulti razzisti contro il laziale Tchaouna: la Uefa multa il Twente e squalifica una parte dello stadio
Native

Articoli correlati