Sono mesi e mesi che twitter e Facebook sono invasi dai movimenti mascellari di Matteo Salvini: sappiamo con precisione certosina tutto ciò che è passato dalle sue fauci, sia esso una fetta di pane e Nutella (fatta però con nocciole italiane) oppure un piatto di tortellini o una forma di parmigiano prima benedetta dal bacio propiziatorio. E d’altronde, per Salvini il parmigiano è uno dei valori fondanti d’Italia (dopo la mamma e il papà, ça va sans dire).
E se non siamo arrivati ancora al selfie sulla tazza, è solo perché l’ha preceduto Vittorio Sgarbi, se no saremmo stati edotti anche delle disavventure intestinali del Capitano, per la gioia dei suoi fan.
Si è sempre detto che Salvini parla ‘alla pancia’, in maniera letterale. Se vuoi arrivare a un uomo, dicevano le nonne consigliando le nipoti prossime sposine, devi passare per il suo stomaco. Mutatis mutandis, Salvini (e Morisi) ha preso questo motto di saggezza popolare e l’ha applicato al processo elettorale. Dimostrando, nostro malgrado, che i rimedi della nonna sono sempre i più efficaci: questo paese stravede per Salvini anche per quello che mangia, per i piatti della tradizione difesi a spada tratta contro gli infedeli che non mangiano carne di maiale. E in un Occidente che per il cibo ha sviluppato una malsana ossessione, ciò che mangi definisce chi sei. E Salvini, con le sue lasagne, i suoi piatti unti di grasso, le sue pantagrueliche cene e i luculliani spuntini in giro per la penisola, è italiano, italianissimo. Perché essere italiani, soprattutto in Italia, è ancora un bel piatto di spaghetti e un bicchiere di vino rosso. Questo siamo, questo sempre saremo. E Salvini lo sa.
Ma siamo anche altro: siamo un popolo di ‘santi’ (i navigatori li mettiamo da parte che è un attimo essere associati a quelle zecche delle Ong), e andiamo a messa nei dì comandati. E facciamo i fioretti, per quelli ci andiamo matti. E Salvini, che sta sublimando a divinità, a santino da appendere agli specchietti retrovisori, sta chiedendo questo agli italiani: digiunate per me, pregate per il mio processo attraverso l’astinenza. Voi. Lui, invece, il suo tour in Emilia lo continua eccome. E d’altronde, altro non è che un assaggio di quello che sarà il paese governato dalla Lega: voi fate la fame, perché noi si possa continuare a rimpinzarci.
Ma siamo, per fortuna, ancora in grado di accorgerci quando il senso del ridicolo è stato superato. E così, mentre i fan di Salvini promettono un giorno intero di digiuno per il Capitano (un giorno intero, povere stelle), tocca agli oppositori di Salvini mangiare a sazietà questa volta, postando foto dei loro pranzi e ricordando tutti i pasti consumati da Salvini in anni e anni di campagna elettorale, rigorosamente condivisi sui social.
Insomma, passare dall’ingordigia alla penitenza nel giro di un paio di tweet è un cambio di rotta mica da poco. Ma è un ulteriore passaggio, un passo in più compiuto da Salvini verso il suo nuovo travestimento, quello di martire, di San Matteo da Bibbiano, protettore dei pranzi di Natale e della stagionatura del parmigiano.
Dopo le innumerevoli foto dove il tizio è impegnato a baciare formaggi o lonze e a ingurgitare qualsiasi cosa questa campagna per il digiuno più che una protesta sembra una profilassi igienica. Ridicolo #LaBestiaNONdigiuna
— Cristina (@freecookies_) January 21, 2020
Consiglio una dieta
povera di odio[Cit. @Alessia1974D]#facciamorete, se vi va pic.twitter.com/7B29QjwSE5
— Marco Skino – #FR #facciamorete (@MPSkino) January 21, 2020
Ok sappiamo tutti che #LaBestiaNONdigiuna. Ma io tra sapere e non sapere andrei al comizio di Salvini armato di grigliata mista e ventilatore portatile#elezioniregionali#LaBestiaNONdigiuna #digiunopersalvini
— Jane Spofford #iostoconicurdi (@Burletta12) January 21, 2020
Non digiuno neanche al venerdì santo per la morte di cristo nostro signore figuriamoci se digiuno per Salvini #LaBestiaNONdigiuna
— Gabri (@amicamaca) January 21, 2020
Questo è l’unico vero motivo per il #digiunopersalvini: dopo essersi abbuffato, vuole mettersi in forma per la prossima estate. Ma il porco è sempre ghiotto di ghiande e #LaBestiaNONdigiuna pic.twitter.com/xA5cS11gzo
— Giuseppe Pipia (@giupipia) January 21, 2020
Argomenti: matteo salvini