Il manettaro Salvini insiste: "Il ragazzo dice che è innocente? Io credo ai residenti, non a lui"
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Il manettaro Salvini insiste: "Il ragazzo dice che è innocente? Io credo ai residenti, non a lui"

Salvini: "Se c'è una mamma coraggio che ha perso un figlio per droga che ti chiama e ti chiede di dargli una mano a segnalare lo spaccio, io ci sono sempre"

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23 Gennaio 2020 - 09.58


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Lo sceriffo Salvini non ha nessuna intenzione di fare un passo indietro: la sua prepotenza e la sua violenza nei confronti dei più deboli si basano proprio sulla spregiudicatezza: “Il ragazzo dice di non essere uno spacciatore? Difficile trovare un rapinatore che confessi di essere un rapinatore. I residenti dei quartieri non hanno dubbi, hanno certezze”. 
“Se c’è una mamma coraggio che ha perso un figlio per droga che ti chiama e ti chiede di dargli una mano a segnalare lo spaccio, io ci sono sempre. Poi polizia e carabinieri faranno il loro lavoro. Però era giusto squarciare il silenzio che purtroppo c’è in tanti quartieri italiani. Che poi uno spacciatore sia tunisino, italiano o finlandese non è importante”, sostiene l’ex ministro dell’Interno.
“Mi chiedono di citofonare ai mafiosi? Sono andato a bermi un caffè con Nicola Gratteri che è uno dei principali nemici delle mafie, che si batte ogni giorno contro la ‘ndrangheta. Ricordo poi che la villa ai Casamonica con la ruspa l’ho abbattuta io, non Fabio Volo o Fabio Fazio. E a Corleone il commissariato di polizia confiscato alla mafia l’ho inaugurato io. Se c’è qualcuno a cui sto sulle palle sono proprio mafiosi e camorristi”, sostiene ancora Salvini.

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