All’indomani della vittoria in Emilia Romagna, la sinistra deve ricordare che non può permettersi di riposare sugli allori. Perché la bestia razzista è ben sveglia ed è feroce e dopo la scritta nazista a Mondovì è tornata a colpire, proprio nel Giorno della Memoria. A Rezzato, in provincia di Brescia, degli ignoti hanno sfondato le vetrine di un bar e si sono introdotti all’interno lasciando sulle pareti insulti e svastiche contro la proprietaria, un’italiana di origine marocchina.
È quanto denuncia dalla sua pagina Facebook, “Rezzato Democratica” che ha postato anche alcune immagini del raid razzista, “firmato” con croci celtiche e svastiche (tracciate al contrario) con lo spray nero.
“Vogliamo esprimere tutta la nostra vicinanza alla titolare condannando con nettezza questo atto vile e razzista” si legge ancora nel post di “Rezzato Democratica”, che si conclude con la “convinzione che le forze dell’ordine sapranno individuare al più presto i responsabili perché questo gesto violento non resti impunito”.
Notte nera nel bresciano: raid nazifascista contro un bar di un'italo-marocchina
È successo a Rezzato. I fascisti hanno firmato la loro devastazione con croci celtiche, svastiche (al contrario) e insulti razzisti e sessisti
globalist Modifica articolo
27 Gennaio 2020 - 15.46
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