La Procura dà ragione alla Ong: chiesta l'archiviazione per il caso Mare Jonio
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La Procura dà ragione alla Ong: chiesta l'archiviazione per il caso Mare Jonio

Secondo gli inquirenti non ci fu alcuna attività di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina

Mare Jonio
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28 Gennaio 2020 - 14.06


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Salvatore Vella, procuratore aggiunto di Agrigento, insieme al pubblico ministero Cecilia Baravelli hanno chiesto al gip l’archiviazione per Luca Casarini e Pietro Marrone, rispettivamente capo missione e comandante della nave Mare Jonio di Mediterranea Saving Humans.
Entrambi sono indagati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e per il mancato rispetto di un ordine dato da una nave militare. I fatti risalgono al marzo del 2019, quando Marrone non ha obbedito all’alt intimato dal pattugliatore della Guardia di Finanza, per spegnere i motori quando la nave Ong si trovava di fronte all’isola di Lampedusa. Casarini era stato indagato qualche giorno dopo a seguito di un interrogatorio, durato 7 ore, come persona informata sui fatti. Sarà adesso il gip a decidere sulla richiesta della Procura. 
Da parte loro, Casarini e Marrone hanno così commentato: “Solo la logica perversa di qualche politicante ha trasformato il soccorso in mare in un possibile reato. Ma noi abbiamo sempre creduto che i crimini contro l’umanità li commette chi fa morire in mare o nei lager libici donne, uomini e bambini”. 
“Accogliamo questa notizia con soddisfazione, ma ne eravamo sicuri – aggiungono i due – Non abbiamo mai smesso di operare nei nostri ruoli di comandante e capomissione nelle operazioni di soccorso in mare con Mediterranea e adesso attendiamo con fiducia che anche gli altri due comandanti e capimissione di Mediterranea, ancora sotto indagini per aver fatto quello che abbiamo fatto noi, siano completamente prosciolti”.
“Non aspettiamo altro che poter tornare in mare, per fare quello che è giusto. Le nostre navi sono ancora sotto sequestro e questa – concludono Casarini e Marrone – è una vergogna che deve finire”.

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