La notizia che il Viminale ha dato il via libera alla Ocean Viking per far sbarcare i 400 migranti salvati nel Mediterraneo a Taranto è stata commentata da Matteo Salvini con un doppio tweet provocatorio: “A Taranto sbarcheranno in 400 a bordo di una nave delle Ong. Con i problemi di lavoro, inquinamento, agricoltura, l’unico modo che ha questo governo per ricordarsi della Puglia è far sbarcare migliaia di immigrati” e poi “ci hanno messo 4 giorni per concedere un porto sicuro, e allora denuncio per sequestro di persona il presidente Conte e il ministro dell’Interno Lamorgese. È sequestro di persona solo quando sono coinvolto io? E allora ci vediamo in tribunale”.
Fermo restando che il Viminale non ha mai detto di voler ‘chiudere i porti’ e i 4 giorni di attesa sono stati anche dovuti alle elezioni regionali (bisogna anche considerae l’ipotesi che il governo non abbia voluto fornire a Salvini un’arma di distrazione di massa a poche ore dal voto), il motivo per cui Salvini è accusato di sequestro di persona non è legato al tempo che ha impiegato per far sbarcare i migranti della Gregoretti.
Infatti, come dimostra il caso Diciotti, l’ipotesi di reato di sequestro di persona è configurabile nella misura in cui il tutto è avvenuto a bordo di una nave militare. Salvini come sempre dice le notizie a metà e confonde le acque, in modo da prendere in giro l’elettorato.
#Salvini su #OceanViking: ci hanno messo 4 giorni per concedere un porto sicuro, e allora denuncio per sequestro di persona il presidente Conte e il ministro dell’Interno Lamorgese. È sequestro di persona solo quando sono coinvolto io? E allora ci vediamo in tribunale.
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) January 28, 2020
Argomenti: giuseppe conte matteo salvini