Che Massimo Casanova fosse pappa e ciccia con Matteo Salvini lo sapevamo già da quest’estate, quando l’europarlamentare leghista ha rivelato la sua vera occupazione, ossia quella di patron del Papeete Beach, eletto dal Capitano a suo quartier generale e da dove è partita la crisi dell’8 agosto che ha terremotato il paese risolvendosi con la nascita del governo Conte bis.
E da bravo amico, Casanova è su Salvini su tutta la linea, anche su quella della ‘vittoria’ in Emilia Romagna. Per Casanova infatti, altro che sconfitta, la Lega avrebbe addirittura stravinto: “Per il centrodestra è stato record in Emilia Romagna: il 43,63% ottenuto da Lucia Borgonzoni, oltre un milione di voti, è stato il migliore risultato di un candidato di centrodestra nella storia della seconda Repubblica e i 2,8 punti che separano le coalizioni sono la distanza minima mai ottenuta dal 1994 in poi. Quel che è avvenuto domenica scorsa resterà nella storia del centrodestra e ha fatto tremare come mai si era immaginato possibile la principale roccaforte della sinistra che aveva dominato senza preoccupazioni dal dopoguerra ad oggi. Io mi guarderei bene dall’usare toni trionfali, fossi nel centrosinistra, aiutato oltremodo dal crollo del Movimento 5 Stelle e dall’effetto Sardine. La Lega, invece, ha combattuto da sola e pancia a terra ed oggi è il secondo partito in Emilia Romagna, un dato straordinario” ha detto in un’intervista ad Affari Italiani.
Casanova è originario di Cervia, dove Stefano Bonaccini ha vinto. Ma alla domanda se sia rimasto male, il leghista risponde così: “”Male? Non scherziamo. Io sono super soddisfatto ed orgoglioso della nostra squadra. La distanza che separa Stefano Bonaccini e Lucia Borgonzoni nel Comune di Cervia è di 400 voti, o poco più. Roba di misura, insomma. E la Lega è il primo partito in città dopo 70 anni di leaderismo di sinistra. Non bastasse, la Lega qui registra la migliore perfomance rispetto a tutta la provincia di Ravenna. C’è ben poco da esultare”.
Argomenti: matteo salvini
