Scissione delle Sardine romane: "Errore andare da Benetton, noi torniamo alle origini"
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Scissione delle Sardine romane: "Errore andare da Benetton, noi torniamo alle origini"

Lo annuncia Stephen Ogongo, 'leader' delle Sardine romane. Ma su Facebook non tutti sono d'accordo: "Non vogliamo scinderci, non siamo un partito"

Stephen Ogongo
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3 Febbraio 2020 - 19.05


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C’è grande polemica per un post con cui Stephen Ogongo, leader delle Sardine romane, ha annunciato la scissione da Bologna: “L’incontro che i fondatori delle Sardine hanno avuto con Luciano Benetton è stato sbagliato, inopportuno” scrive Ogongo, “un errore politico ingiustificabile, ma solo l’ultimo degli errori che Mattia Santori, Roberto Morotti, Giulia Trappoloni e Andrea Garreffa hanno commesso nelle ultime settimane”. 
“Le Sardine di Roma ripartono da quei valori che hanno fatto della manifestazione di Piazza San Giovanni la più grande e la più partecipata delle sardine: uguaglianza, libertà, giustizia sociale. Affiancarsi agli squali, o diventare come loro, non ci rafforza ma ci indebolisce, ci rende prede inconsapevoli” continua Ogongo. “È giunto il momento di ritornare alle origini del movimento delle Sardine, che era ed è un fenomeno spontaneo, aperto a tutti quelli che vogliono auto organizzarsi senza controlli e regole imposte dall’alto” e annuncia quindi che “le Sardine di Roma tornano in mare aperto: la nostra forza sarà la comunità, l’essere in tanti e il saper stare insieme”.
Ma i commenti al post di Ogongo non hanno raccolto l’entusiasmo sperato: in effetti – oltre alla eclatante assurdità di voler tornare alle origini di un movimento nato due mesi fa – in molti stanno contestando questa natura ‘politica’ che Ogongo sembra voler dare alle Sardine. “Uno la mattina si sveglia e decide di parlare a nome di tanti. Scusi ma qualcuno le ha dato un mandato? Qualcuno ha delegato lei a decidere per tutti noi? Se ha deciso di andarsene, prego l’uscita è da quella parte ed eviti ancora di parlare anche a nome mio!” scrive per esempio un’utente. 

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