Ormai è psicosi da tutto, non solo da coronavirus. “Continuerò a prendere il Frecciarossa già domani insieme a mio figlio”. Così la ministra delle Infrastrutture, Paola De Micheli, arrivando sul luogo dell’incidente ferroviario, nel Lodigiano, dove un treno ad alta velocità è deragliato provocando la morte di due macchinisti, Giuseppe Cicciù di Reggio Calabria e Mario Di Cuonzo di Capua.
L’incidente di oggi è il primo incidente avvenuto sulla linea Alta velocità, che appena due mesi fa festeggiava i 10 anni dell’attività commerciale sull’intero sistema da Torino a Salerno (ma la prima linea commerciale è stata aperta tra Roma e Napoli nel dicembre 2005). Dal 2009 su questa rete veloce le Frecce di Fs hanno trasportato trecentocinquanta milioni di viaggiatori e percorso 380 milioni di chilometri. Cui si aggiungono i circa 85 milioni di passeggeri trasportati sui 45 treni di Italo dal 2012 al 2019.
“Non abbiamo ancora informazioni sulle ragioni di questo incidente, ma inviterei tutti a non lasciare spazio a fantasie e ricostruzioni non idonee”, ha sottolineato De Micheli.