Oltre il 50% dei ragazzi tra gli 11 e 17 anni ha subito episodi di bullismo, e tra chi utilizza quotidianamente il cellulare (85,8%), ben il 22,2% riferisce di essere stato vittima di cyberbullismo. A ricordarlo è la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps), in occasione della Giornata Nazionale contro il Bullismo e il Cyberbullismo che si celebra il 7 febbraio, e del Safer internet day che ricorre l’11 febbraio. Questi dati “aiutano noi specialisti e le famiglie – commenta Giuseppe Di Mauro, presidente Sipps – ad avere una fotografia chiara e netta di una tragica realtà che, purtroppo, è ancora in espansione e necessita di una lotta congiunta di tutti gli attori coinvolti, istituzioni, famiglie e specialisti sanitari”.
Secondo Luca Bernardo, responsabile rapporti con enti e istituzioni della Sipps, “il cyberbullismo deve essere prevenuto e affrontato con il controllo, l’educazione e il dialogo da parte dei genitori con i propri figli”. Ma secondo l’indagine dell’associazione ‘Social Warning-Movimento Etico Digitale’, gli adulti si trovano in difficoltà nell’impartire regole precise ed esplicite per vivere serenamente il web in famiglia, forse per il distacco e la sfiducia con cui molti di loro hanno sempre visto il digitale. Il 72,6% dei ragazzi intervistati ritiene giusto ricevere regole per usare la rete, ma solo nel 55% delle famiglie (+7,4% rispetto al 2018) vengono date limitazioni sull’uso della rete o regole di comportamento: l’80% dei ragazzi riferisce infatti che l’unica limitazione ricevuta è legata al tempo di utilizzo, oltre a quella di non visitare siti porno e di mantenere chiuso il proprio profilo social.
Un ragazzino italiano su due è vittima di bullismo
A ricordarlo è la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps), in occasione della Giornata Nazionale contro il Bullismo e il Cyberbullismo
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7 Febbraio 2020 - 09.54
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