Le parole aggressive del vignettista Vauro Senesi nei confronti della propaganda della destra sulle Foibe (‘Trucida propaganda nazifascista’) hanno come c’era da aspettarsi scatenato sia Matteo Salvini che Giorgia Meloni, che sulle loro pagine twitter hanno ovviamente puntato i missili contro il vignettista, invitando di fatto i loro follower a ricoprire Vauro di insulti.
Sulla forma scelta da Vauro si può disquisire, ma non certo sulla sostanza: le Foibe sono stata una tragedia ai danni della popolazione italiana dell’Istria e della Dalmazia che è stata conseguenza di una guerra voluta dal fascismo che ha portato a quel territorio sofferenze indicibili. Senza contare, come hanno fatto notare oggi le autorità di Lubiana, che i cittadini sloveni hanno subito perdite ingenti per mano dei soldati fascisti, stragi che – guarda caso – i fascisti si dimenticano sempre di ricordare.
Quindi è in fondo corretto parlare di trucida propaganda perché non c’è nessun tipo di interesse a ‘ricordare’, dato che parliamo degli stessi che rifiutano la Commissione Segre e che vogliono intitolare le strade al fascista Almirante. Il ricordo non può essere a senso unico, ma vale per tutte le stragi.
Per il compagno Vauro il #GiornodelRicordo è un “trucido strumento di propaganda sovranista”. Poco importa a questo odiatore e negazionista se insulta la memoria di martiri ed esuli. Ma lo sa che il dramma delle #Foibe è stato ricordato da tutte le più alte cariche istituzionali? pic.twitter.com/mUZCyI52TW
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) February 10, 2020
Niente, Vauro proprio non ce la fa a non odiare, persino nel #Giornodelricordo dei Martiri delle Foibe.https://t.co/SpneDnuzEI
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) February 10, 2020
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