Per Manuel Bortuzzo dalla sparatoria che lo ha costretto alla sedia a rotelle, precludendogli la possibilità di proseguire la carriera nel nuoto è passato un anno. Il giovane, intervenuto durante una puntata de “La vita in Diretta” è tornato su quelle drammatiche circostanze.
Manuel, colpito da due proiettili alle spalle da due malviventi che lo hanno centrato per errore è consapevole di non avere nulla di cui rimproverarsi: “Non ero io quello sbagliato, al posto sbagliato al momento sbagliato. Io stavo facendo la mia vita, come qualsiasi altro ragazzo. Sono loro che hanno sbagliato vita. Io non c’entravo niente”.
Per ricominciare il nuotatore romano è dovuto ripartire da sé stesso e dalla riconquista graduale della sua vita. Un’esperienza raccontata all’interno di un libro dal titolo icastico, “Rinascere”: “La parola ‘rinascere’ – ha spiegato – era quella che poteva racchiudere tutto quello che è successo. Dal risvegliarsi dal coma al semplice provare a tornare a camminare. Ogni cosa che facevo per me era una rinascita. Ma alla fine il significato che gli do più spesso è cercare di stare bene ogni giorno”.