Coronavirus, la denuncia del console cinese: "In Italia casi di razzismo"
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Coronavirus, la denuncia del console cinese: "In Italia casi di razzismo"

Wang Wengang ha poi rassicurato tutti sullo stato delle cose in Cina: "La situazione è sotto controllo e i casi sono in calo"

Turisti cinesi in Italia
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15 Febbraio 2020 - 17.45


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Nel corso di una sede in conferenza stampa in programma nella sede regione Toscana per la presentazione di un ambulatorio all’Osmannoro per il coronavirus il console della Repubblica popolare cinese a Firenze, Wang Wengang, è intervenuto per parlare della situazione legata all’epidemia, il cui scoppio ha ingenerato una sempre più incontrollata sinofobia.

In merito a quest’ultima il console cinese si è espresso in questi termini: “Sono d’accordo con il segretario generale dell’Oms: realtà invece di timore, scienza invece che notizie false. In Italia emergono casi di razzismo. Ci fa piacere che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella abbia visitato una scuola cinese e organizzato un concerto, e che il sindaco di Firenze, Dario Nardella abbia abbracciato cittadini cinesi”.

Wengang ha anche spiegato quella che è al momento l’effettiva situazione della malattia in Cina: “Il virus è sotto controllo e si può guarire. Non si deve avere timore perché è meno mortale di quello dell’influenza stagionale. A Wuhan la mortalità è del 2%, nel resto della Cina dello 0,49%. In Cina, a parte la regione di Hubei, i casi sono già in calo per l’undicesimo giorno consecutivo. Il governo cinese condivide informazioni e aggiornamenti sul virus con la comunità internazionale, in modo trasparente e responsabile”.

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Il console ha infine voluto ringraziare le istituzioni regionali per la cooperazione che si è venuta a creare nell’ambito della realizzazione del già citato plesso all’Osmannoro: “Uno dei risultati della nostra collaborazione è l’imminente apertura di questo ambulatorio. Ora stiamo cercando un’altra sede per istituire un ambulatorio dedicato anche a Prato. Voglio ringraziare la Regione e le autorità sanitarie per l’aiuto che stanno dando alla comunità cinese”.

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