Sono parole forti quelle che usa Stephanie Williams in merito all’embargo sulle armi alla Libia. Il vice-capo della missione Unsmil intervenuta questa mattina a Monaco alla riunione ministeriale sui seguiti della conferenza di Berlino, ha infatti detto che la questione “è diventata una barzelletta” e che nella pratica nessuno è ritenuto responsabile delle sue violazioni.
La Williams ha affermato che la recente tregua concordata dopo l’iniziativa russo-turca è appesa a un filo e che c’è una necessità di un effettivo rinforzo del provvedimento, essendoci state dal 12 gennaio diverse violazioni da parte delle forze governative di Serraj e quelle ribelli di Haftar.
Presente alla riunione anche il ministro degli esteri Heiko Maas, che ha definito il rispetto degli impegni presi a Berlino “un compito non facile”. Maas ha comunque voluto sottolineare che la strada intrapresa per pacificare la Libia è quella giusta: È importante creare trasparenza e chiarire che quelli che violano i patti. Ma tutti concordano che il percorso che abbiamo preso per separare le parti in conflitto dai loro sostenitori resta l’unica strada promettente per mettere fine alla guerra civile in Libia”.