L’organizzazione giovanile americana “The Boy Scouts of America” fondata nel 1910, ha presentato istanza di fallimento. A causare la richiesta è stata l’enorme quantità di cause per abusi sessuali ricevuta dall’organizzazione.
A fronte di 300 cause per cattiva condotta sessuale nei confronti di dipendenti e volontarie, l’organizzazione ha deciso di fare ricorso al “Chapter 11” nello stato del Delaware, ottenendo così la possibilità di convogliare le cause in un unico tribunale e poter negoziare il patteggiamento.
L’associazione, che conta 2,2 milioni di iscritti, ha scelto questa strada per creare un fondo apposito di compensazione per le vittime di abusi sessuali e provare a proseguire la propria attività.
Negli anni l’organizzazione ha visto un calo sostanziale delle adesioni, diminuite tra il 2012 e il 2018 del 13%. A nulla sotto il profilo delle iscrizioni è servita l’apertura (tardiva) delle le porte del gruppo alle donne e alle persone Lgbt.
L’inclusione di quest’ultima categoria ha persino e incredibilmente avuto conseguenze, come la revoca del finanziamento da parte della chiesa mormone dopo l’annuncio dell’apertura all’ingresso di persone transgender.