Scandalo in corso all’Accademia di Belle Arti di Napoli, dove qualche giorno fa una studentessa ha accusato un professore di averla violentata. Il caso è esploso in seguito a un’intervista di Fanpage alla ragazza, ripresa di spalle e con la voce modificata, che ha dichiarato di essere stata invitatata a casa dal professore e lì di aver ricevuto violenza.
È un caso complesso, sui cui si sta cercando di fare chiarezza e sicuramente i social non aiutano: negli scorsi giorni è stato infatti diffuso un video, una sorta di film con nome e volto del docente accusato, dove sono montati gli apprezzamenti e le avance fatte dal professore all’alunna, recuperati dalle chat tra i due.
Ma è proprio su questa chat che la difesa del professore sta lavorando, cercando di dimostrare che il rapporto tra i due, seppur moralmente discutibile, sia stato sempre consenziente: la loro relazione sarebbe iniziata a settembre, con invio di foto hot e di messaggi spinti. E gli avvocati sostengono che nel contesto di un dialogo tra due persone, i messaggi del prof non possono essere considerati come delle avance fuori luogo.
I due legali del professore chiedono ora di anticipare la data del conferimento di incarico per decodificare il cellulare della ragazza, acquisito dieci giorni fa per ottenere riscontri della denuncia resa dalla studentessa. La data fissata era il 5 marzo, ritenuta troppo lontana visto quanto sta succedendo sui social.
Ma proprio quello che avviene su Internet è alla base di una seconda inchiesta esplorativa aperta dalla Procura su tutta l’Accademia di Belle Arti: infatti, dai commenti e dalle insinuazioni fatte in rete, questa storia sarebbe solo la punta dell’iceberg: da mesi circolerebbero voci su molestie sessuali da parte di diversi professori a varie alunne. È stato quindi aperto un fascicolo esplorativo, volto a fugare ogni dubbio.
Scandalo alle Belle Arti di Napoli: professore accusato di stupro, e in rete spunta un video con il suo volto
Il video sarebbe solo un montaggio di tutte le avance fatte dal professore all'alunna che l'ha accusato. Ma i difensori sostengono che il rapporto fosse consenziente
globalist Modifica articolo
18 Febbraio 2020 - 08.45
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