Coronavirus, Ischia vieta l'accesso a lombardi e veneti ma il prefetto annulla l'ordinanza
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Coronavirus, Ischia vieta l'accesso a lombardi e veneti ma il prefetto annulla l'ordinanza

Marco Valentini ha bloccato la singolare iniziativa dei sindaci dell'isola che non volevano persone che provenisseso da zone contagiate

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23 Febbraio 2020 - 17.59


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Che si trattasse di un’ordinanza abbastanza singolare era chiaro, al netto del paradosso, secondo il quale i ‘colerosi napoletani’ (come cantava Salvini) si erano presi la rivincita impendendo l’accesso a Ischia a lombardi e veneti.
Ma il Prefetto di Napoli, Marco Valentini, con proprio provvedimento, ha disposto l’annullamento dell’ordinanza n. 25 in data odierna, con la quale i Sindaci dei Comuni di Ischia avevano disposto ”il divieto di accesso ai Comuni dell’Isola di Ischia fino al 09/03/2020 e comunque fino a quando non saranno disposti d’intesa con la competente autorità sanitaria, idonei presidi sanitari prima degli imbarchi per l’isola: a) per i cittadini di nazionalità cinese provenienti dalle aree interessate dall’epidemia come identificate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità; b) per chiunque abbia soggiornato nelle aree di cui al punto a) negli ultimi 15 giorni: c) per i residenti delle Regioni Lombardia e Veneto interessate da casi di contagio da COVID-19”.
L’annullamento si è reso necessario in ragione dei profili di illegittimità rilevati nell’ordinanza, quanto al punto sub c) ingiustificatamente restrittiva nei confronti di una vasta fascia della popolazione nazionale e, non in linea con le misure sinora adottate dal Governo. Inoltre, l’ordinanza è stata adottata sul presupposto di un asserito D.L. del 22 febbraio 2020, allo stato, non pubblicato e quindi giuridicamente inesistente.
Il Prefetto ha, altresì, previsto che le Forze dell’Ordine dispongano l’identificazione in ambito portuale dei cittadini provenienti dalle Regioni Lombardia e Veneto e diretti all’Isola di Ischia per accertare l’eventuale residenza degli stessi nei Comuni di tali Regioni, già individuati dall’Autorità Sanitaria, nei quali sussiste un cluster di infezione di virus COVID-19

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