Parallelamente alla serietà della questione sanitaria, il coronavirus trascina con sé le classiche forme di speculazione e sciacallaggio sulla paura delle persone. Come sta accadendo a Piacenza, dove qualcuno sta cavalcando l’onda del panico per intenti delinquenziali.
La Polizia Municipale del comune emiliano-romagnolo, il più colpito nella regione dal coronavirus, ha infatti diramato una nota per comunicare al pubblico la presenza di finti operatori sanitari che con la scusa di un accertamento entrano in casa per derubare le persone.
“Sono segnalate alla Polizia locale – si legge nella nota -telefonate da parte di sedicenti operatori sanitari che millantano la necessità di eseguire, a domicilio, il tampone per la rilevazione del coronavirus”. Il comando di via Rogerio ha esortato la cittadinanza a “respingere tali proposte e di non lasciar accedere, alla propria abitazione, chiunque si presenti con tale motivazione” e di segnalare alle autorità qualsiasi approccio di questo tipo.
Nel comunicato sono altresì indicate quali sono le effettive modalità di svolgimento di controlli medici: “Si ricorda, infatti che gli operatori sanitari effettuano visite ed eventuali esami a domicilio solo se allertati preventivamente dai cittadini stessi che, attraverso il medico di famiglia, il 118, il numero nazionale 1500 o lo 0523-317979 istituito dall’azienda Usl di Piacenza, abbiano segnalato sintomi sospetti o la necessità di accertamenti”.
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