Coronavirus, tutta la Lombardia e 11 province sono state dichiarate zone rosse
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Coronavirus, tutta la Lombardia e 11 province sono state dichiarate zone rosse


Il presidente del Consiglio firmerà un nuovo Dpcm contenente le indicazioni sulle nuove zone rosse.

Angelo Borrelli
Angelo Borrelli
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7 Marzo 2020 - 09.41


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I niumeri crescono: sono 5.061 i malati per coronavirus in Italia, con un incremento di 1.145 persone rispetto a ieri, e 233 i morti, 36 in più.

Ci sono stati 589 guariti da coronavirus, 66 più di ieri”

Il nuovo dato è stato fornito dal commissario Angelo Borrelli. I pazienti ricoverati con sintomi sono 2.651, di cui 567 in terapia intensiva. Sono invece in isolamento domiciliare 1.843 persone. Il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro, ha invitato la popolazione a un comportamento responsabile dei cittadini.

Ampliamento zona rossa: tutta la Lombardia e altre 11 province
Il nuovo decreto, che dovrebbe essere in serata dal governo, prevederebbe il divieto d’ingresso e uscita dalla Lombardia e dalle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti e Alessandria.

Il decreto

Pronte le nuove misure nazionali di contenimento dell’emergenza. Secondo le anticipazioni, nell’articolo 1 della bozza del nuovo decreto del governo, che dovrebbe essere varato questa sera, compare il divieto di ingresso e di uscita dalla Lombardia e da altre 11 province, e l’estensione delle zone controllate a Piemonte ed Emilia-Romagna. Nel dettaglio, le province diventate “zona rossa” sono le seguenti: Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti e Alessandria.
Il decreto stabilisce inoltre la chiusura nelle aree appena citate di tutte le palestre, piscine, spa e centri benessere. I centri commerciali dovranno essere chiusi ma solo nel week end. Chiusi invece i musei, centri culturali e le stazioni sciistiche. In queste stesse aree le scuole saranno chiuse fino al 3 aprile.

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Ordine dei medici: “Morta una anestesista”
Chiara Filipponi, anestesista dell’ospedale di Portogruaro, è morta in seguito alla sovrapposizione del Covid-19, contratto sembra durante un ricovero in un’altra struttura, a una sua malattia preesistente. A renderlo noto è il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, Filippo Anelli.
Il governo
l governo per assicurare la disponibilità di alcuni presidi medici indispensabili e urgenti ha previsto la possibilità di requisizioni temporanee o definitive come “estrema ratio” anche per fare fronte a eventuali blocchi della produzione delle imprese. Misure che, viene spiegato, potrebbero anche non essere attuate. La bozza del decreto, comunque, distingue tra la requisizione in uso e quella in proprietà, prevedendo che i beni “consumati o alterati” possano essere requisiti dalla Protezione civile solo in proprietà. A fronte di questi interventi sono previste comunque delle “indennità in denaro” che verranno “liquidate ai prezzi di mercato che i beni requisiti avevano alla data del 31 dicembre 2019”.
Indennità per gli espropri Per gli espropri è indicata una indennità “al 100% del valore”, per le requisizioni d’uso “l’indennità – si legge nella bozza – è pari, per ogni mese o frazione di mese di effettiva durata della requisizione, a un sessantesimo del valore calcolato per la requisizione in proprietà”. La requisizione d’uso può durare al massimo “sei mesi” oltre i quali i beni vanno restituiti o si trasforma in esproprio. Anche per l’eventuale requisizione degli immobili ci sarà “una indennità in denaro” corrisposta dalla Protezione civile che si potrà avvalere dell’Agenzia del Demanio per la stima del valore degli immobili. L’indennità sarà liquidata mese per mese e ammonterà allo “0,42%” del valore a prezzi correnti di mercato degli immobili. Anche in caso di ricorsi l’esecuzione delle requisizioni non potrà essere sospesa. 
Potenziati i reparti di terapia intensiva Per potenziare i reparti di terapia intensiva sono in arrivo 5mila impianti di ventilazione assistita, che saranno acquistati dalla Protezione civile attraverso la Consip con procedure rapide e semplificate.

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