Divieto dei colloqui per paura del coronavirus: rivolta nel carcere di Poggioreale
Top

Divieto dei colloqui per paura del coronavirus: rivolta nel carcere di Poggioreale

Alcuni detenuti sono saliti sui muri del 'passeggio' mentre i familiari hanno protestato all'esterno del penitenziario

Protesta dei detenuti al carcere di Poggioreale a Napoli
Protesta dei detenuti al carcere di Poggioreale a Napoli
Preroll

globalist Modifica articolo

8 Marzo 2020 - 16.49


ATF

Una dura protesta dei detenuti all’interno del carcere di Poggioreale a Napoli. Secondo quanto riferito da fonti sindacali, alcuni detenuti sono saliti sui muri del ‘passeggio’, in una zona interna al penitenziario.
La protesta e’ divampata per l’annunciata sospensione dei colloqui per contrastare il contagio da coronavirus.
Davanti all’istituto sono arrivati decine di agenti di polizia e carabinieri e vigili del fuoco. Sul posto sono presenti anche alcuni familiari dei detenuti che anche loro protestano contro l’annunciata misura.

La preoccupazione della Cgil
“Serve un intervento immediato del Ministro della Giustizia finalizzato a richiedere un piano di assunzioni straordinario nel settore dell’esecuzione penale, l’emergenza legata al pericolo di contagio da Coronavirus sta evidenziando la necessità di misure che chiediamo da tempo”. A richiederlo è la Fp Cgil nel riportare “notizie preoccupanti che ci stanno giungendo sulle difficoltà che il personale dell’amministrazione penitenziaria e della giustizia minorile e di comunità sta affrontando per garantire il mandato che la Costituzione ha affidato all’esecuzione penale nel nostro Paese”.
Sono in atto, riporta il sindacato, “varie proteste dei detenuti nelle carceri del nostro paese che il personale di Polizia Penitenziaria, con una carenza in organico di circa 4.000 unità, sta fronteggiando tra mille difficoltà. Situazione simile si sta vivendo negli uffici dell’esecuzione penale esterna, dove i pochi assistenti sociali in servizio hanno difficoltà a fronteggiare un carico di lavoro enorme, insieme a loro educatori, amministrativi e contabili”.
Per questo la Fp Cgil chiede “un intervento del Ministro della Giustizia finalizzato a richiedere un piano di assunzioni straordinario di tutte queste figure professionali e a creare una cabina di regia tra i capi del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità che monitori la situazione sul territorio, fornendo costantemente indicazioni su come fronteggiare l’emergenza del contagio da coronavirus e su come tutelare la salute del personale”.

Leggi anche:  Napoli e la devianza minorile: armi, violenza e una generazione affamata di senso e futuro

 

Native

Articoli correlati