Un team di cinque medici esperti cinesi sarà inviato in Italia con un membro della Croce rossa di Pechino e uno specialista del Chinese Center for Disease Control and Prevention: porteranno “le loro competenze” e forniture per aiutare l’Italia contro l’epidemia del coronavirus, riferisce la Cgtn, la tv in lingua inglese della statale Cctv.
Ieri, nella telefonata con il collega Luigi Di Maio, il ministro degli Esteri Wang Yi ha detto che “se la parte italiana lo chiede, la Cina è pronta a mandare personale medico per aiutare l’Italia”, secondo i media cinesi.
Intanto a Whuan: le autorità cinesi hanno stabilito la riapertura delle imprese a Wuhan, la città epicentro dell’epidemia del nuovo ceppo di Coronavirus. Come riferisce la stampa locale, è stato possibile adottare tale decisione alla luce del crollo nel numero dei contagi: ieri i responsabili sanitari hanno constatato 17 casi, il numero più basso mai registrato da quando il 20 gennaio è iniziata la conta ufficiale. Il 9 febbraio, i nuovi malati di Covid-19 erano stati 1.921.
Il governatore della provincia di Hubei, di cui Wuhan è capoluogo, stamani ha fatto sapere che le aziende produttrici di beni di prima necessità, tra cui anche quelle specializzate in forniture mediche, potranno ripartire immediatamente. Tutte le altre avranno invece bisogno di ottenere un’autorizzazione da parte delle autorità. A indicare che la città si è lasciata alle spalle l’emergenza, la chiusura ieri di tutti e 16 gli ospedali temporanei allestiti per accogliere i pazienti colpiti dal Coronavirus in queste settimane d’emergenza sanitaria. Sempre ieri il presidente Xi Jinping ha visitato per la prima volta la citta’ simbolo dell’epidemia, lodando e incoraggiando il personale medico-sanitario e i pazienti ad andare avanti.
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