di Marco Buttafuoco
“Gira ormai da diverse ore fra le chat dei parmigiani una bufala sulla disinfestazione dal cielo. Il messaggio, recapitato a migliaia di telefonini, recita che questa sera «dalle ventitré fino alle ore 5 del mattino faranno disinfestazione con gli elicotteri in tutta la città com’è c’è stato in Cina quindi stasera ritiriamo biancheria e per chi possiede animali farli entrare».
Tutto falso, anche se la notizia continua a circolare con l’aggiunta dei prodotti che saranno sversati sulla città, come amuchina, ddt o candeggina.”. Così recita una breve notizia della Gazzetta di Parma. Nei giorni scorsi è circolato di tutto per esasperare un’opinione pubblica che resta tutto sommato, tranquilla. Nei giorni scorsi una falsa dottoressa dell’ospedale, annunciava su WhatsApp il crollo della linea difensiva della sanità cittadina. Un gioco idiota, se non infame, che avrebbe meritato una denuncia all’autorità giudiziaria. Il messaggio di non uscire da casa è stato accolto. A farlo applicare sono i controlli delle forze dell’ordine. Almeno così mi dicono gli amici che per lavoro sono dovuti uscire. Uno di loro è stato stamani in ufficio, ha raccolto tutti i suoi documenti e lavora ora da casa. È contento, dice che uscire nel deserto cittadino è ansiogeno.
Mentre scrivo queste righe, mi gira un messaggio di Pornhub: pare che il sito, per aiutare gli italiani a vivere meglio la quarantena, ha deciso di sospendere tutti i servizi a pagamento , per un mese. “Forza Italia, We Love You”, è il titolo del messaggio. Tutto aiuta, verrebbe da dire. La notizia è di oggi, e sembra vera, la riprendono in tanti. Ognuno fa quello che può. Forse, per alcuni, quello di Porn Hub sarà un contributo più tangibile dei migliaia di post di autonominati virologi, epidemiologi, economisti, di quello dei complottisti anti vax e via delirando.
I social, certo aiutano a restare in contatto con la realtà e a farsi un quadro degli umori striscianti della gente. Ma, a lungo andare, stancano, aumentano le paure, deprimono. Resisto alla tentazione di bannare un po’ di persone e controllo i dati del contagio di oggi in città. Cinquantadue nuovi casi e otto morti. C’è poco da scherzare. L’amico medico mi conferma che il fortino della sanità regge, ma la battaglia è, oramai, quasi all’arma bianca. Due padiglioni dell’Ospedale maggiore e due ospedali (uno molto grande) di provincia sono stati riconvertiti presidi anti Virus. I grandi parchi cittadini, quelli recintati, sono stati chiusi al pubblico. Ogni assembramento è vietato; l’ha ribadito oggi il sindaco. Nel palazzo davanti alla mia casa qualcuno ha esposto una bandiera tricolore. D’altronde, siamo in guerra.
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