Richiamato dalla pensione e di nuovo operativo: Franco Faella, primario emerito dell’ospedale Cotugno di Napoli, in prima linea nel periodo dell’epidemia di colera, è tornato in trincea ed è diventato coordinatore del reparto allestito per i pazienti contagiati dal Covid-19 all’ospedale Loreto mare. Al Mattino ha detto: “Si tratta di una struttura mirata, su cui sono stato disponibile e pronto a fornire l’apporto della mia esperienza”.
“Io sarò il consulente infettivologo, in un’attività che dovrà alleviare il carico di lavoro ai colleghi del Cotugno. Ora, qualche paziente potrà essere trasferito anche qui, dove ci saranno colleghi rianimatori, che affronteranno le insufficienze respiratorie provocate dal virus, e tutta la struttura sanitaria assegnata a questa emergenza”.
Il medico afferma che bisogna essere ottimisti e rigorosi nell’affrontare l’emergenza.
“Bisogna esserlo, affronteremo questa epidemia con tutto il rigore possibile come si è fatto finora, in attesa di raggiungere maggiori certezze sui farmaci. Per ora, su questo virus utilizziamo quei farmaci già usati per altre patologie infettive. Parlo dell’Hiv o dell’Ebola, ma anche del farmaco sperimentato dai colleghi del Cotugno adoperato di solito per l’artrite reumatoide”
Ma, al momento, le cure procedono tentando varie strade.
“Non si può pensare a nuove terapie certe, senza conoscere con sicurezza sperimentata le eventuali contro indicazioni dei singoli trattamenti farmacologici. L’unica strada da seguire, per ora, è provare farmaci usati per altre infezioni. Credo, lo hanno detto in tanti, che la prevenzione migliore sia l’isolamento, evitare i contatti sociali per non diffondere i contagi
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