Un nuovo caso di contagio è stato registrato nella notte a Vo’ Euganeo, il primo focolaio di Coronavirus in Veneto, dopo giorni in cui il bilancio segnava zero. Dal report della Regione, i positivi nella cittadina padovana sono così 83 dall’inizio dell’epidemia. Padova – escluso Vo’ – è la provincia con più casi (943, +42 rispetto a ieri), seguita da Verona (784, +66) e Treviso (719, +49).
Il Veneto supera 4.000 contagiati da Coronavirus, arrivando a quota 4.031, con un balzo di 280 nuovi casi rispetto al pomeriggio di ieri. Lo rende noto stamani la Regione. Le persone poste in isolamento domiciliare – oltre ai positivi anche le persone che sono venute in contatto con loro – sono 12.432. Un solo decesso è stato registrato da ieri sera, portando il totale a 131. I ricoverati in ospedale sono 834, +29 rispetto a ieri sera; in terapia intensiva vi sono 236 pazienti (+12). I pazienti dimessi sono 223.
Il “rischio di un ritorno dell’epidemia di Covid-19, anche dopo un periodo di assenza di nuovi casi come per il comune di Vò Euganeo, esiste, ed è alto”. Lo afferma all’ANSA Pier Luigi Lopalco, professore di Igiene all’Università di Pisa e responsabile epidemiologia nella task force per l’emergenza coronavirus in Puglia. Nel caso di Vò, afferma, “la segnalazione di un nuovo caso, dopo giorni di assenza, potrebbe essere legata ai movimenti o al peso degli asintomatici”.
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