Il deputato di Sinistra Italiana-LeU Nicola Fratoianni denuncia una situazione che non esista a definire “immorale”, ossia il fatto che le cliniche private stiano chiedendo la cassa integrazione.
“Trovo immorale che i proprietari della sanità privata in Italia stiano attivando la cassa integrazione per i propri dipendenti quando siamo in emergenza sanitaria e la sanità pubblica è sotto stress” scrive Fratoianni. “Accade in Friuli Venezia Giulia, la settimana scorsa era accaduto in Calabria, e la medesima richiesta era stata avanzata pure in Umbria, ed immagino che stia succedendo così anche nel resto del Paese. Insomma” continua, “qualcuno pensa che una clinica sia come un negozio di bigiotteria o di abbigliamento: mancano i clienti, quindi mancano gli incassi e quindi si procede all’utilizzo degli ammortizzatori sociali pagati dalla collettività.”
“Il governo e le regioni – insiste il parlamentare della sinistra – blocchino immediatamente questo fenomeno vergognoso che avviene mentre viene richiesto personale sanitario da inviare nelle zone più colpite dal Covid19 e trasferiamo i malati da curare in Europa e medici giungono da altri Paesi. È ora che la si smetta con la favola di quanto è bella la sanità privata con la compiacenza di troppe regioni.”
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