Un 25 aprile di “impegno, di unità e di speranza. Quest’anno è il 75esimo anniversario della Liberazione, avevamo uno straordinario programma di iniziative che ovviamente non possiamo realizzare perché dobbiamo stare ‘tutti a casa’”.
Lo dice la presidente dell’Anpi, Carla Nespolo, intervistata sulla festa che ricorda la sconfitta del nazifascismo in Italia. Che spiega, ricordando la partigiana Tina Anselmi, che “volle il ssn”: “Ne va della nostra salute. È un atto di solidarietà verso i nostri concittadini, che va praticato rigorosamente”.
“Contemporaneamente – aggiunge – vogliamo unirci in un abbraccio virtuale che segni la presenza antifascista e il ricordo partigiano, in ogni parte d’Italia. Useremo i social, useremo i balconi da cui scenderanno le bandiere dell’Anpi e dell’Italia e si intonerà ‘Bella Ciao'”.
“Ci faremo accompagnare da artisti, giornalisti, operai, studenti, donne e uomini che vogliano stare con noi. Un grande coro popolare che oggi, come 75 anni fa, accompagni il nostro Paese verso la Liberazione da questo terribile contagio”, dice, annunciando il programma.
Poi avverte: “Attenzione, però, per uscirne bene, dobbiamo uscirne cambiati. Come persone e come Stato. Meno individualismo, meno egoismo, più solidarietà. E difesa di quel preziosissimo strumento per combattere la pandemia, che è il servizio sanitario nazionale voluto, non dimentichiamolo, dal ministro Tina Anselmi, partigiana”.
“Negli anni scorsi – conclude Nespolo – la sanità pubblica è stata troppe volte sottoposta a tagli. Bisogna ripristinare la centralità di sanità, scuola, lavoro. I beni preziosi che ci ha dato la Costituzione, nata dalla Resistenza”.