La nuova moda dei sovranisti è gridare al totalitarismo e alla dittatura per attaccare il Governo che ha dovuto imporre il lockdown. Non è un fenomeno solo italiano, come abbiamo avuto modo di vedere negli Usa e in Brasile, dove gruppi armati di estrema destra protestano con i fucili per la fine della quarantena.
Ma accanto a chi impugna le armi ci sono gli ideologi di questa protesta anti-quarantena, protesta peraltro non si capisce contro cosa dato che il virus di certo non è politico. Uno di questi è Alessandro Meluzzi, che ha un curriculum in cui vanta di essere psicologo, criminologo, scrittore e Primate Monopolita della (da lui inventata) Chiesa Ortodossa italiana. Ora a tutte queste voci dobbiamo aggiungere senza dubbio virologo, esperto di telecomunicazioni ed economista, date le sue recenti dichiarazioni.
“Non scaricherò l’app immuni, anche per coerenza con le posizioni che ho espresso nei confronti di questi altissimi rischi di totalitarismo telematico” afferma Meluzzi, che sostiene che l’app non dovrebbe proprio esistere perché è da ‘scenario orwelliano’.
“Credo che molti virologi si siano affezionati ad un ruolo di onnipotenza sostanziale e mediatica e, inoltre, non tengano conto di quanto invece altri scienziati hanno scelto in altri Paesi come la Germania, la Francia, gli Stati Uniti e la Russia” ha continuato Meluzzi criticando chi non vuole riaprire il 4 maggio; “Ritengo, quindi, che ormai sia necessario in tempi brevi aprire, calcolando anche che – secondo valutazioni molto attendibili – il virus tende ad attenuare la propria efficacia patogena”.
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