Giuseppe De Cristofaro, sottosegretario al Ministero dell’Istruzione, ha dichiarato, in vista della riapertura delle scuole a settembre, di sperare che “non si arriverà, soprattutto per i più piccoli, alla didattica mista perché ritengo personalmente che la didattica a distanza, che pure è servita nella fase più difficile perché ha mantenuto un filo tra gli studenti e con gli insegnanti, sia una didattica prevalentemente emergenziale”.
“Dobbiamo lavorare per il ritorno a scuola, per farlo dobbiamo sapere che ci portiamo dietro molti anni di difficoltà, 10-15-20 anni di problemi. Quindi la ripartenza non è semplicissima perché questi problemi vanno affrontati – dice – Io penso che la priorità sia quella di un ritorno a scuola perché vedo un limite nella didattica a distanza relativo al fatto che non riesce a coprire tutto, c’è un pezzo di Paese più fragile”.
Quindi l’obiettivo è “riaprire le scuole a settembre per tutti mettendo al primo posto la sicurezza – aggiunge – Guardiamo con estrema attenzione alla necessità di immaginare un vero proprio piano contro la dispersione scolastica, quello è il problema”.
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