“Se ci sarà stato un aumento dei casi, si vedrà alla fine di maggio, non prima di allora”.
Parole dell’epidemiologo Pierluigi Lopalco, professore di Igiene all’Università di Pisa.
“Se dovessimo semplicemente guardare i numeri, è difficile immaginarsi una accelerazione della scomparsa del Covid-19. Io credo che un aumento dei casi sia molto probabile.”
Incremento del rischio, secondo il professore, dovuto all’aumento delle persone che escono, riprendono a lavorare e si incontrano.
“Se riusciremo a gestire questa situazione dipende dalla combinazione di due fattori: cittadini e soprattutto aziende responsabili, e un sistema sanitario che risponda velocemente”. Ha aggiunto l’epidemiologo.
Per Lopalco questa è una fase di stretto monitoraggio e osservazione: si descrive “moderatamente pessimista, o meglio realista”, perché il lieve aumento in qualche regione c’è da aspettarselo.
“Non spaventiamoci a priori, dobbiamo confidare che la situazione sia tenuta sotto controllo”.
Un grosso interrogativo, per Lopalco, risiede nelle regioni del sud: al meridione non si è avuta una ondata pandemica importante, per questo quasi tutta la popolazione è suscettibile ad una eventuale infezione e si può registrare un aumento di casi.
La Sanità italiana è pronta per l’epidemiologo? “È chiaro che qualunque processo è migliorabile. Ma qualcosa è cambiato dall’inizio, oggi il nostro sistema ospedaliero è più robusto, anche la capacità diagnostica e di terapia è superiore”.
Sulla famosa “App Immuni”, Lopalco ha concluso che quando arriverà, sarà un aiuto per tutti.
Argomenti: covid-19