Remuzzi: "Malattia sembra diversa, ora contagiati stanno meglio
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Remuzzi: "Malattia sembra diversa, ora contagiati stanno meglio

Parla il direttore dell'Istituto di ricerche farmacologiche 'Mario Negri': "Adesso stiamo facendo degli studi, e non troviamo gli ammalati per fare gli studi, è una cosa bellissima".

Giuseppe Remuzzi
Giuseppe Remuzzi
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9 Maggio 2020 - 10.06


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Il direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche ‘Mario Negri’, Giuseppe Remuzzi, aveva mostrato a Piazzapulita un discreto ottimismo: “Ci sarà il vaccino, ma probabilmente quando arriverà io mi auguro, se le cose andranno come vanno adesso, che il virus non ci sarà più. Però servirà per la prossima volta o per altri virus”.
“Io vedo questi malati che non sono più quelli di prima. E questa – spiega ancora – non è una cosa piccola, ma è una cosa grande che fa impressione. Adesso stiamo facendo degli studi, e non troviamo gli ammalati per fare gli studi, è una cosa bellissima”. Ovviamente, aggiunge, “siamo prudentissimi, perché può darsi benissimo che ci sia una seconda ondata”. Ma per Remuzzi, “le persone contagiate oggi stanno decisamente meglio rispetto a quelle infettate due mesi fa”, e se ancora non sa “se è il virus è mutato o se a essere cambiata è la carica virale di ogni paziente”, Remuzzi può intanto affermare che “sembra di essere di fronte a una malattia molto diversa da quella che ha messo in crisi le nostre strutture”.

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