Io me li ricordo quelli che le davano della puttana comunista che aiutava i “negri”. Io me li ricordo i commenti dei fascisti di oggi.
Io non le scorderò mai tutte le schifezze che centinaia di donne italiane hanno scritto su Silvia Romano.
Dovevo scriverci un pezzo. Così un giorno per lavoro ho dovuto leggere tutto l’odio.
Ho imparato che l’odio puzza. Ricordo il divano dove ero seduta. Il calore della ventola del PC acceso e appoggiato sulle mie gambe.
Ne ricordo uno di commento che incitava allo stupro. Prima ho iniziato a sentire un tremore alle mani. Poi il solito conato che mi suscitano questi esseri viscidi.
Mi alzai, corsi in bagno e vomitai.
Oggi è una giornata di gioia. Ma io non dimentico. Mai. Nulla.
Ed eccoli anche oggi. A chiedere quanto ci sarà costata questa ragazza che voleva solo aiutare i meno fortunati. Ai sovranisti i giovani che studiano, viaggiano, fanno volontariato danno fastidio. Sono gli anticorpi a una società migliore, inclusiva e sana. Questa è una giornata di gioia, è vero. Ma ancora una volta a rovinarla c’è il megafono social ai razzisti. Segnalate ogni commento offensivo. Chiudiamo la bocca alla feccia dell’umanità. Una volta per tutte.
Silvia Romano è libera e sui social ritorna il vomito sovranista: "E quanto ci è costata?"
Ed eccoli anche oggi. A chiedere quanto ci sarà costata questa ragazza che voleva solo aiutare i meno fortunati. Ai sovranisti i giovani che studiano, viaggiano, fanno volontariato danno fastidio.
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9 Maggio 2020 - 16.57
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