In Piazza Duomo a Crema si è svolto, questa mattina, il saluto ufficiale alla delegazione di medici cubani che per due mesi è stata in prima linea contro il Coronavirus a fianco degli operatori sanitari italiani nell’ospedale da campo di 32 letti allestito nel parcheggio dell’ospedale Maggiore.
I 52 sanitari sono stati salutati con una cerimonia ufficiale e una festa nel centro della città. Il gruppo comprende 37 medici e 15 infermieri. Il capo brigata era Carlos Pérez Días, direttore dell’Ospedale “Joaquín Albarrán”, a L’Avana. Tra i medici c’erano 23 specialisti in medicina generale integrale, tre pneumologi, tre intensivisti, tre specialisti in malattie infettive e tre specialisti di emergenza, con esperienza nelle emergenze sanitarie.
“Ero qui quando abbiamo raccolto il grido di dolore del sindaco e dell’ospedale, con il territorio e il presidio che non reggevano più – ha detto Gallera appena arrivato in piazza – Da lì l’idea di collocare un ospedale da campo vicino al ‘Maggiore’ e la mia lettera all’ambasciatore cubano, con i medici che sono venuti in aiuto”. “Grazie – ha aggiunto poi nell’intervento ufficiale dopo gli inni italiano e cubano – a questo splendido gruppo di uomini che ci hanno aiutato a combattere un virus che ha aggredito la Lombardia. Sono passati solo due mesi, ma sembra molto di più: non dimenticherò mai il grido di aiuto del sindaco e di questo territorio”, ha ribadito.
Argomenti: covid-19