Napoli, la denuncia dei cittadini: "Follia collettiva, assembramenti e schiamazzi fino alle 4"
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Napoli, la denuncia dei cittadini: "Follia collettiva, assembramenti e schiamazzi fino alle 4"

Migliaia di persone, anche senza mascherina, si sono riversate in strada, a piedi o con le auto, con i marciapiedi utilizzati come corsie preferenziali da auto e moto

Movida a Napoli
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24 Maggio 2020 - 10.03


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Il primo sabato dopo il lockdown è stato un inferno a Napoli: traffico bloccato fno alle 4 del mattino, assembramenti, bivacchi, schiamazzi, risse. E tanti video dei residenti del lungomare Caracciolo, che descrivono una situazione insostenibile, una ‘follia collettiva’. 
Migliaia di persone, anche senza mascherina, si sono riversate in strada, a piedi o con le auto, con i marciapiedi utilizzati come corsie preferenziali da auto e moto, nonostante i locali della movida abbiano rispettato il limite della chiusura alle 23.
Bottiglie sparse e rifiuti disseminati ovunque lungo via Caracciolo, sono ancora ben visibili. “Tra clacson e schiamazzi non è stato possibile dormire – spiega un residente che ha l’abitazione di fronte al porticciolo di Mergellina – C’erano assembramenti di giovani, la gente sembrava impazzita dopo due mesi di lockdown. Mergellina era completamente paralizzata: via Caracciolo, piazza Sannazaro, piazzetta del Leone. La situazione si è normalizzata solo dopo le 4. È stato un inferno”.
Due agenti della polizia municipale di Napoli sono stati aggrediti durante i controlli nel quartiere del Vomero: un giovane ha reagito a calci e pugni alla richiesta di documenti. 
Sul lungomare in tilt Ciro Esposito, comandante della polizia municipale, spiega: “È stata una follia collettiva, qui a Napoli come in moltissime città di Italia. Per tutta la giornata abbiamo pattugliato le strade, iniziando la mattina presto con il servizio di accesso alla balneazione. Quindi con i controlli anti-assembramento e per il rispetto delle disposizioni su mascherine e distanziamento sociale. Ovviamente non abbiamo glim uomini e i mezzi per militarizzare le strade alle 4 del mattino. Quello che è avvenuto a Napoli è accaduto anche in tante altre città. Ci dovrebbe essere più senso di responsabilità da parte delle famiglie”.

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