Nel 2014 Roberto Jonghi Lavarini, un esponente dell’estrema destra milanese soprannominato ‘il barone nero’, aveva dichiarato che il fascismo “è stata una splendida epoca di riforme sociali e di grandezza dell’Italia”, festeggiava la marcia su Roma e diceva che “un goccino di olio di ricino è digestivo”, oltre ad aver utilizzato varie espressioni antisemite.
Oggi Lavarini è stato condannato a due anni dal Tribunale di Milano per apologia de fascismo. Le provocazioni fasciste erano state pronunciate alla trasmissione Le Iene e sono state condannate per aver esaltato “principi, fatti e metodi del fascismo”. Lavarini aveva infatti detto: “Se la forza serve per difendere il mio popolo, sono pronto ad usarla. Tranne qualche sana manganellata e qualche bicchierino di olio di ricino, non è mai successo nulla”. Sugli oppositori politici del fascismo mandati al confino si era espresso così: “Andavano in bellissime isole a respirare aria buona, anzi se vogliamo dirla tutta l’unico errore vero di Mussolini è che è stato troppo buono”. E, infine, pure una serie di espressioni di “chiara natura razzista” contro gli ebrei.
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