La Lega si è già scagliata contro ‘lo straniero’, ma prima di lasciarsi andare al razzismo scomposto, dovremmo sapere chi sono i bulgari di Mondragone che in queste ore si stanno ribellando alla zona rossa imposta a causa di un focolaio di Covid-19.
Si tratta di braccianti agricoli, sfruttati nei campi a 4 euro l’ora, con giornate lavorative di 7 ore (28 euro al giorno). Le donne, manco a dirmo, guadagnano ovviamente molto di meno, 75 centesimi l’ora, per un totale di 4,5 euro al giorno.
Sono intere famiglie, con adolescenti e bambini, che non vanno a scuola e che ogni mattina sono prelevati dai caporali e caricati su dei furgoni con i vetri oscurati per evitare i controlli.
Tutto questo è risaputo, perché è stato raccontato da un reportage di Dire risalente all’agosto 2018. Queste persone arrivano ogni anno dalla Bulgaria, pagano l’affitto a nero ai proprietari dei palazzi ex Cirio, dove ora sono considerati dei pericolosi eversori e si scontrano con l’ira dei residenti e della Lega, che si è già lanciata con il solito razzismo.
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