Rosina Platì, mamma di Giuseppe, uno dei sette operai morti nel rogo della Thyssen a Torino nel 2007, guida una delegazione di familiari delle vittime che ha incontrato Giuseppe Conte a Palazzo Chigi: “Chiediamo che ci sia una revisione del processo e delle pene. Ce lo devono: a noi e, soprattutto, ai nostri ragazzi” ha detto Platì, riferendosi al processo che ha visto i manager tedeschi Harold Espenhahn e Gerald Priegnitz, condannati in Italia, ottenere la semilibertà in Germania prima ancora di entrare in carcere.
Il presidente del Consiglio “ci ha consigliato di scrivere una lettera ad Angela Merkel, che le porterà personalmente la prossima settimana, nonostante la revisione del processo, che chiediamo, sia difficile” ha continuato Platì.
“È stato un incontro fattivo, ma quello che volevamo non lo potremo avere. Il riesame del processo, come avevamo chiesto, sarà difficile. Apprezziamo la vicinanza di Conte e Bonafede, ma è incredibile che l’Italia non abbia ancora la documentazione relativa alla concessione della semilibertà ai due manager tedeschi della ThysenKrupp, Espenhahn e Priegnitz. Auspichiamo la rapida convocazione dell’ambasciatore tedesco e valutiamo tutti i possibili interventi, come l’apertura di una procedura di infrazione nei confronti della Germania”.
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