Dopo la comparsa di una scritta antirazzista in piazza Gramsci, a Milano, l’assessora alla Cultura del Municipio 8 di Milano Giulia Pelucchi è stata ricoperta di insulti sui social: “Un’altra da coprire col burka presto. Andrà in Africa ad aiutare i bimbi di 30 anni?”, “Non vedo l’ora che si faccia una bella pulizia di personcine così brave come dice lei”, sono alcune delle frasi che le sono state rivolte. “Eccolo il bel Paese. Gli odiatori leghisti!- scrive Pelucchi dopo gli insulti, su Facebook – Quelli che citano la considerazione delle donne nei paesi islamici ma scrivono: ‘dalla faccia potresti fare bene’, oppure amanti del cetriolo nero’, ‘si è messa in ginocchio come la Boldrini'”.
A lei è andata la solidarietà dell’assessore all’Urbanistica di Milano, Pierfrancesco Maran, che sul suo profilo Facebook ha scritto: “Da ieri e per qualche settimana Piazza Gramsci sarà così. Un gesto di vicinanza al movimento internazionale che si batte contro le discriminazioni e di cui è necessario discutere anche in Italia e anche a Milano – scrive sul suo profilo Facebook Maran – Lo dimostrano i vergognosi insulti che son stati rivolti a una delle promotrici, Giulia Pelucchi, vicepresidente del Municipio 8. I soliti insulti, cui sono solitamente esposte soprattutto le donne che si impegnano socialmente, e che ci confermano che queste azioni non sono innocue. E che, purtroppo, per fare politica serve coraggio per resistere a questo fiume di cattiveria e che, per fortuna, tante donne come Giulia questo coraggio ce l’hanno”.
La scritta aveva già suscitato polemiche politiche da parte del capogruppo del Carroccio Alessandro Morelli che in un post di ieri sera scriveva: “Della gente sta imbrattando piazza Gramsci a Milano con la scritta Migrans live matter. Pensano come Cosa Nostra che le città siano le loro, invece il senso civico dovrebbe insegnare che certe cose non si fanno e chiaramente agli italiani sul lastrico ci penseranno altri. Cosa ne dice Beppi Sala?”.
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