a Camera ha approvato – con il sì del centrodestra, ma con vari no della maggioranza – la risoluzione sulle missioni internazionali. A causa delle divisioni interne sugli interventi in Libia, il testo è stato votato per parti separate: la prima votazione, che ha escluso il capitolo del finanziamento alla missione in Libia, ha ottenuto 453 sì, nessuno voto contrario e 9 astenuti. La seconda votazione, relativa agli interventi sulla Libia, ha registrato 401 sì, 23 no e un’astensione.
I 23 contrari hanno firmato un manifesto con cui spiegano perché l’italia non deve più sostenere la guardia costiera libica.
Preclusa integralmente la votazione sulla risoluzione LeU, contraria appunto agli interventi in Libia. Bocciata anche la terza risoluzione, a firma della deputata del misto Ermellino.
Tra i no c’è quello di Matteo Orfini. “Qualche anno fa avremmo potuto fare finta di non sapere. Oggi no, oggi sappiamo che dire Guardia costiera libica vuol dire traffico di esseri umani, stupri, torture, omicidi. Finanziarla significa finanziare chi uccide, chi stupra, chi tortura”, ha detto, annunciando in Aula alla Camera il voto contrario al rifinanziamento della Guardia costiera libica, nell’ambito del voto sulle missioni internazionali. “Lo dico al mio gruppo. Farlo dicendo in una risoluzione che chiederemo loro di comportarsi bene, non è riformismo, è solo una gigantesca e un pò offensiva ipocrisia. Rimanere in Libia va bene. Ma per risolvere i problemi non per armare chi quei problemi li crea. Per difendere i più deboli non chi li tortura”, ha aggiunto il deputato Pd.E ancora: “Oggi ci viene chiesto di chiudere gli occhi di fronte alla barbarie. Io non lo farò, voterò contro il rifinanziamento alla Guardia costiera libica e spero che quest’Aula trovi in un sussulto di libertà e coraggio la forza e la dignità di difendere la storia del nostro paese che è storia di difesa dei diritti e non di violazione”.